Edoardo Palombi

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Edoardo Palombi
NascitaFriuli-Venezia Giulia, 24 giugno 1916
MorteFossano, 23 agosto 1985
Dati militari
Paese servito Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Esercito Italiano
ArmaArma dei Carabinieri
GradoGenerale di divisione
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diVice-comandante generale dell'Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia giudiziaria
Gruppo investigativo di Palermo
lª Divisione "Pastrengo"
DecorazioniGrand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
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Edoardo Palombi (Friuli-Venezia Giulia, 24 giugno 1916Fossano, 23 agosto 1985) è stato un generale e prefetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Friuli da famiglia di origini fossanesi, si laureò in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino. Si sposò con Giovanna Maria Baldini.

Durante la Seconda guerra mondiale fu internato nel campo di concentramento di Ravensbrück[1] e fu per due anni prigioniero in Polonia. Da giovane ufficiale combatté sul Ponte di Perati in Albania; Con il grado di colonnello fu sottocapo di Stato Maggiore della Benemerita. Negli anni Cinquanta fu dapprima capo del Nucleo di Polizia giudiziaria, quindi del gruppo investigativo di Palermo, diventando infine comandante della Legione del capoluogo siciliano. Durante il periodo del terrorismo secessionista altoatesino resse il comando della Legione di Bolzano. Con il grado di generale di divisione fu alla guida della Divisione carabinieri "Pastrengo" di Milano, con giurisdizione su tutta l'Italia settentrionale. Generale di divisione dell'Arma dei Carabinieri, fu Vice Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri dal 27 luglio 1978 al 26 luglio 1979[2], figura di rilievo nella lotta ai movimenti anarchici degli anni '70 nel nord Italia[senza fonte]. Organizzò la liberazione di Carla Ovazza Elkann, sequestrata a Torino. In seguito, fu uno dei "prefetti di ferro"[3], a Genova dal 1979 al 1981[4], assieme a Carlo Alberto dalla Chiesa a Palermo e Boccia a Napoli. Con lo stesso Dalla Chiesa era in ottimi rapporti: prima degli anni settanta era suo diretto superiore, e Dalla Chiesa lo considerava "suo maestro"[5].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lidia Beccaria Rolfi, L'esile filo della memoria, Torino, Einaudi, 1996, pp. 65-66, ISBN 88-06-13957-6.; vedi anche Internamento militare nel canavese, su pavonerisorse.to.it. URL consultato il 9 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2008).
  2. ^ Il Vice Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, carabinieri.it, su carabinieri.it. URL consultato il 9 gennaio 2009.
  3. ^ digilander.libero.it, http://digilander.libero.it/rivoluzionecom/RC%20Storia/d08.htm.
  4. ^ Elenco dei Prefetti di Genova, su prefettura.it. URL consultato il 9 gennaio 2009.
  5. ^ IL GENERALE BOZZO: "UN GRANDE MAESTRO SUPERSTIZIOSO", in ansa.it, 3 settembre 2007. URL consultato il 9 gennaio 2009.
  6. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Gen.Div. Edoardo Palombi
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